No alla medicina a due velocità!
Perché questa iniziativa, che chiede un tetto di bilancio per le prestazioni coperte dall'assicurazione di base, è a nostro avviso particolarmente pericolosa? Semplicemente perché, secondo il testo dell'iniziativa, l'importo totale di queste prestazioni deve evolvere in linea con l'economia nazionale e i salari medi. Di conseguenza, se l’aumento dei costi dell'assicurazione di base dovessero superare di oltre un quinto quello dei salari nominali, sarebbe necessario adottare misure vincolanti. A ben vedere, questo meccanismo sarebbe catastrofico per l'assistenza sanitaria in Svizzera, poiché non tiene conto di fattori quali l'invecchiamento della popolazione e i progressi della medicina. Non è altro che un razionamento delle cure che porterebbe inevitabilmente a una medicina a due velocità.
Inoltre, contrariamente a quanto i promotori vorrebbero farci credere nel loro testo, questa iniziativa non ridurrà i premi e, soprattutto, non offre alcuna soluzione!
L'iniziativa per il "freno ai costi" prevede un tetto ai costi sanitari per i servizi coperti dall'assicurazione sanitaria di base. La copertura garantita non esisterebbe più e l'accesso alle cure sarebbe razionato. Solo chi può permetterselo continuerebbe a ricevere sempre una buona assistenza. Con un tale freno ai costi, la medicina a due velocità diventerebbe una realtà.
Il Consiglio federale raccomanda inoltre di respingere l'iniziativa del Centro "per un freno ai costi" (comunicato stampa del 5.4.2024).
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